Stefano W.Pasquini

“Scusa, ma siamo aperti”

La scritta sulla bandiera parafrasa Sorry we’re closed, cartello standard che si trova in tanti negozi anglosassoni durante l’orario di chiusura. In un momento di chiusura del mondo, Sorry we’re open vuole sottolineare l’imbarazzo di chi, durante la crisi del Corona Virus, deve scendere in strada perchè costretto a lavorare, nel paradosso del doversi giustificare, e nello stesso tempo raccontare la diversità del punto di vista dell’artista. L’artista sventola Sorry, we’re open: scusa, ma io sono aperto. Aperto al mondo e al cambiamento, senza pregiudizi nè costrizioni di pensiero. 

UF2001 (Sorry we’re open) | 2020 | bandiera cucita, 121 x 151 cm

Jenny Owen Youngs - Maybe next year

Stefano W. Pasquini

Stefano W. Pasquini (Bologna, 1969) artista, curatore e scrittore, ha esposto in sedi prestigiose quali, tra le altre, l’ICA di Londra, la National Portrait Gallery (Londra), Art in General (New York), Mambo (Bologna), Newhouse Center for Contemporary Art di Staten Island (New York) e al MACRO di Roma. Oltre ad aver pubblicato oltre 500 articoli di arte contemporanea per riviste quali “New York Arts”, “Collezioni Edge”, “Sport & Street”, “Luxos” ed altri, è autore di Accidental//Coincidental, Newhouse, New York, 2008, co-autore (con Maria Teresa Roberto) di Incorporeo, Albertina Press, Torino, 2015, Elia – Artista, Apogeo, Adria, 2016, I margini del conflitto (con Simeone Crispino e Maria Teresa Roberto), Albertina Press, Torino, 2017, ed editore del magazine “Obsolete Shit”. Dal 2013 al 2016 è stato curatore della galleria Studio Cloud 4. Conduce con Fedra Boscaro Coxo Spaziale, un programma di arte e cultura su Radio Città Fujiko. Insegna Tecniche Grafiche Speciali all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Le sue opere sono disponibili da Enrico Astuni, Bologna, L’Arte, Molinella (BO) e MelePere, Verona.