Dammone Sessa

Sommare equivale a sottrarre in ordine alle densità delle emozioni, far emergere la sensazione di bellezza e di disagio da stimolo al percorso del tempo e giustifica solo in parte l’esodo e i luoghi contaminati dall’uomo. Si tratta quindi di raccontare un percorso, di ipotizzare le vie del cammino, i luoghi dove ripararsi, quasi delle mappe o dei percorsi che man mano, con il singolo laborioso procedere dell’aggiunta di ogni chiodo, scandito dal rumore del martello, diventano una preghiera, un momento necessario di assordante silenzio.

Tracce | 2020 | chiodi e carta su tavola

Nicolò Fabi - A prescindere da me

Dammone Sessa

Sebastiano Dammone Sessa è nato a Montreux, Svizzera, nel 1981. Vive e lavora tra Cenadi (Cz) e L’Aquila. Operando nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva, attraverso l’uso della pittura, della scultura e delle installazioni, ha elaborato un personale percorso d’indagine incentrato in prevalenza sulla stratificazione di materiali, orientato allo studio della luce e del colore senza riferimento alla dimensione oggettiva del reale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive istituzionali, Frequenz a cura di Moon Park, Art park gallery, Karlruhe, (D); Traiettorie, a cura di Nikola Cernetic, Luce Gallery, Torino; Tracce, a cura di Chiara Ronchini, Crac Gallery, Terni; Moduli, a cura di Giancarlo Chielli, Palazzo della Corte, Noci (Bari); Mobili equilibri a cura di Teodolinda Coltellaro, MARCA, Museo della Arti di Catanzaro; Form & Objects a cura di Franko B, Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi (PG); Talent Prize a cura di Inside Art, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Roma; Seguendo il Cammino di Marco Polo, Henlu Art Gallery, Hangzhou, China; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.